Consiglio n°1: Invece di "aiutare", fatti aiutare.
Prova a pensare a quando eri adolescente.
Quali pensieri giravano per lo più nella tua testa?
Se fai bene mente locale molto probabilmente ricorderai che nella tua testa girava qualcosa del tipo: "loro non ci capiscono niente", "non possono capire i miei problemi", "rompono sempre le scatole" ecc. ecc. ecc. Vero?
Questo accade perchè, soprattutto nella fase dell'adolescenza, i nostri figli si sentono in qualche modo isolati.
Come fare a coinvolgerli? Vuoi cercare di aiutarli dicendoglielo? Non lo accetteranno mai, questa è la verità.
Raccontagli invece i tuoi problemi e chiedigli un consiglio. Fagli sapere che per te è importante la sua opinione. Fallo sentire importante.
Questa tecnica ha anche un beneficio secondario: fa scattare nelle persone il meccanismo di protezione.
Ovviamente non scendere nel vittimismo, è l'ultima delle cose che devi fare. Ma mostrare un tuo problema e fargli sapere che ti piacerebbe un suo consiglio, anche per sapere cosa farebbe al posto tuo, contribuisce a farlo/a sentire "dentro" la scena e non "fuori", come si sentono i ragazzi nell'età dell'adolescenza.
Ristabilisci il contatto: invece di aiutare prova a farti aiutare.
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